L’ipnosi odontoiatrica rappresenta una valida alternativa ai medicinali e favorisce la collaborazione del paziente e in alcuni casi sostituisce la sedazione. È una risorsa di enorme importanza che purtroppo non è molto praticata nel nostro paese anche perché molti Dottori non conoscendone le potenzialità pensano che il suo impiego consumi tempo rispetto alle quotidiane attività specialistiche.
Il concetto però è del tutto inesatto: basta predisporre adeguatamente gli ambienti nello studio con luci, atmosfere e arredi confortevoli soprattutto negli spazi operativi che vengono percepiti come luogo spiacevole della visita: sono caratteristiche che devono essere pensate per creare benessere al paziente.
L’utilizzo delle tecniche ipnotiche in odontoiatria aiuta a sviluppare quella relazione di fiducia con il paziente indispensabile per superare il disagio e la paura. Si attiva così un canale comunicativo diverso in cui il linguaggio adatto e i modi corretti di porsi permettono di far vivere serenamente l’esperienza senza ansia e stress.
Certo l’ipnosi odontoiatrica non è una pratica semplice molto dipende dai pazienti ma anche dall’approccio e della sensibilità dello specialista nel cercare di creare l’empatia necessaria e porre l’attenzione sul benessere fisico e mentale del paziente al di là degli aspetti clinici e diagnostici.
Come si svolge una seduta di ipnosi odontoiatrica?
L’obiettivo è indurre il paziente, attraverso l’uso della parola, a concentrarsi sul proprio respiro, sul corpo o su immagini di luoghi o situazioni particolari. I tempi variano a seconda di ogni singolo individuo. La peculiarità dell’ipnosi odontoiatrica è che una volta raggiunta può essere riprodotta con la semplice esecuzione di un gesto simbolico concordato precedentemente e che la condizione di rilassamento può essere interrotta in qualsiasi momento, senza traumi o conseguenze.
Nell’ipnosi odontoiatrica non c’è perdita di controllo, non ci si addormenta, non ci sono amnesie, non si perde coscienza e ci si ricorda tutto quanto vissuto durante la seduta.
Diciamo che l’ipnosi medica è come una bacchetta magica che esiste ma la tiene in mano l’odontoiatra e funziona solo se il paziente acconsente al suo utilizzo e collabora senza riserve.
Ma accantonate l’idea che praticare l’induzione ipnotica in studio significhi apprendere complicate strategie psicologiche o risolvere conflitti rimossi…. Solo con la consapevole adozione di un linguaggio o modello comunicativo si riduce la distanza medico-paziente e sic rea quel clima favorevole nel determinare il buon esito della visita odontoiatrica.
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