Avere uno o più denti che muovono non è propriamente una sensazione piacevole e, anzi, è una situazione che crea forte preoccupazione all’idea che i denti possano cadere da un momento all’altro. Non solo: avere dei denti che non sono saldamente fissati alle gengive crea anche un forte disagio, perché si hanno problemi nella masticazione e si tende a dover escludere dalla dieta molti cibi considerati “pericolosi” perché troppo duri o perché necessitano una masticazione piuttosto lunga.
Per capire le motivazioni che si celano dietro a questo movimento anomalo occorre capire che i denti, solitamente, sono tenuti ben saldi nel loro alveolo grazie al parodonto, ovvero una struttura complessa formata dalle gengive e dall’osso alveolare, oltre che dai numerosi legamenti che lo compongono e dal cemento radicolare.
Dunque se i denti all’improvviso iniziano a muoversi è segno che c’è qualcosa che non va nelle gengive e nelle strutture naturali di sostegno ai denti stessi.
Naturalmente non è mai una buona idea ignorare questo fenomeno e, anzi, è bene rivolgersi il prima possibile al proprio odontoiatra di fiducia che saprà individuare le cause alla base del problema e suggerire il trattamento più adatto.
Denti che si muovono: quali sono le possibili cause.
Ci sono diverse possibili cause dietro ai denti che si muovono, ma una delle principali è senza dubbio l’infiammazione del parodonto, ovvero la struttura che sostiene i denti stessi, che provoca una patologia chiama parodontite. La manifestazione più chiara di una parodontite in corso è senza dubbio il progressivo distacco delle gengive dai denti stessi: è questo scollamento che causa il movimento anomalo dei denti nel proprio alveolo.
Ci sono però alcune condizioni odontoiatriche predisponenti che possono favorire lo sviluppo di parodontite: in particolar modo, gengiviti croniche e ricorrenti possono portare ad una cronicizzazione dell’infiammazione del parodonto che, a sua volta, può causare il distacco dei denti dalle gengive stesse. Quando questo accade, vengono lasciate scoperte le cosiddette tasche paradontali, un fenomeno che non solo favorisce lo sviluppo di possibili infezioni, ma consente ai denti di muoversi in modo anomalo.
Dunque i denti che si muovono non sono che la spia di un problema di fondo più grave che dev’essere indagato tempestivamente.
Tra le cause alla base dei denti che si muovono però si trovano anche altre motivazioni: anche un ascesso dentale, ad esempio, può dare origine a infiammazione e dolore portando il dente a dare l’impressione di muoversi dal proprio alveolo. Allo stesso modo lo sfregamento continuo delle arcate dentali tipico del bruxismo, può causare un movimento anomalo dei denti causato dal consumo dello smalto dentale. In questo caso, oltre ai denti che si muovono in maniera anomala, potrebbe verificarsi dolore nella zona temporo-mandibolare e lo sviluppo di un’accentuata sensibilità dentale.
Denti che si muovono: quali rimedi adottare.
Quando ci si accorge di avere uno o più denti che si muovono in maniera anomala, il primo pensiero è quello di chiedere al proprio odontoiatra un rimedio per fissarli. In realtà, prima ancora di bloccare i denti all’interno del loro alveolo, occorre curare le condizioni che hanno portato a questa mobilità, cercando di intervenire sull’indebolimento strutturale che, molto probabilmente, è alla base di questa condizione odontoiatrica.
Si potrebbe dunque trattare di un’infiammazione gengivale o di un cedimento del parodonto: in ogni caso l’odontoiatra andrà prima ad indagare le cause che hanno portato alla mobilità dentale. Tra i rimedi utilizzabili c’è, ad esempio, la tecnica del curettage o levigatura delle radici: questa tecnica consiste nel pulire in profondità le gengive e le tasche paradontali eliminando quelle parti di cemento radicolare che si sono ormai consumate, in modo da stimolare la formazione naturali di nuovo materiale sano.
Tra i rimedi invece ritroviamo la tecnica del curettage, detta anche levigatura delle radici, che agendo attraverso una pulizia profonda delle gengive e delle tasche paradontali, va ad eliminare anche le parti “morte” di cemento radicolare, favorendo la formazione di nuove strutture sane.
Questa tecnica si può utilizzare anche nei soggetti predisposti ad infiammazione gengivale o che tendono ad accumulare placca nelle tasche gengivali, come arma di prevenzione.
In caso di denti che si muovono a causa di una parodontite già conclamata, si può ricorrere anche alla terapia paradontale conservativa che serve per fissare i denti ed evitarne la caduta attraverso una pulizia delle superfici radicolare e la rigenerazione dei tessuti gengivali.
Infine un altro rimedio per bloccare i denti che si muovono è splintaggio, una tecnica davvero poco invasiva di ultima generazione che va a sostenere i denti mobili attraverso una legatura costituita da fibra di vetro e composito.
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